25 August 2006

IAMsterdam__red light district


Qualè la ricetta per una vita migliore? Vivere senza stress…si lo so, più facile a dirsi che a farsi…ma ad Amsterdam ci sono riusciti…eh già…e con poche accorgimenti:

I. “Divertirsi” la sera.

Si parte…

Team: Me, Dag, Giogiò e Andrea.



Arriviamo ad Amsterdam by car, partendo dalla fredda Torino alle 5 am e arriviamo alle 18 nella città della droga, sesso e di Rem Kohloas…( riprendo le parole del buon Sebastian, giovane architetto polacco dello studio Micha de haas ArchitectureBureau ). Ci mettiamo un po’ per trovare l’albergo, anche perché la viabilità è molto condizionata dalla presenza delle piste ciclabili, infatti ad Amsterdam e sembra che la bicicletta la fa da padrona. Anche la pianta radiale della città nn ci aiuta, abituati all’ortogonalità precisa di Torino. Cmq ci troviamo ad Amterdam per un concorso internazionale di architettura, in una settimana lavoreremo nello studio di un “giovane” architetto che è già stato pubblicato sul The Phaidon Atlas of contemporary world arhitecture con un suo progetto : l’Alluminium Fabric. ( Tanto per intederci tra i nostri architetti italiani vi è pubblicato Renzo Piano).


Recandoci allo studio notiamo dalla cartina che si trova veramente vicino al centro della città, praticamente ad un centinaio di passi dalla Market Square, dove cè il primissimo edificio realizzato:


ma essendo pieno giorno nn ci accorgiamo di una piccola ,ma interessante particolarità..ehehehe..Pratiocamente la via dello studio è una delle stradine perpendicolari alla strada con canale che ospita il famosissimo RED LIGHT DISTRICT….ma perché nn ce l’hanno detto gli architetti dello studio??? Cavolo era la prima cosa da sapere!!! Vabbè…noi nn ci mettiamo tanto a scoprirlo, infatti la prima sera, dopo una cena in un ristorante argentino, ci ritroviamo vicino allo studio e davanti ad una vetrina…poi un’ altra..e un’altra ancora…ragazzi ci siamo!


Da Wikipedia: Red ligth district (quartieri a luci rosse) identificano quelle zone viene letteralmente messa in vendita una delle merci più diffuse "il sesso"! I più famosi sono situati in Olanda, dove questo tipo di commercio é legale ed è una delle maggiori attrattive in campo turistico. Simili quartieri sono situati anche ,in paesi come Cina, Giappone,thailandia ecc. Essi si contraddistinguono per i "love hotel" alberghi ad ore caratterizzati da un'atmosfera sensuale, non solo dalle prostitute in vestiti succinti, ma da quadri raffiguranti scene di Kamasutra, odori afrodisiaci, e tanto altro che stuzzica la fantasia di chi entra a livello inconscio.

Che scasso, fa effetto vedere questa particolare situazione…per noi giovani maschietti la cosa è alquanto divertente, basta nn pensare…infatti la situazione sotto il punto di vista etico o del solo rispetto della donna è veramente inquietante…ma si sa, è il mestiere più vecchio del mondo, è sempre esistito e sempre esisterà…cmq nn è il luogo per fare del moralismo spiccio anche perché nn ne sono capace.

Cmq Lainz ai tempi mi aveva detto che cè il pericolo di innamorasi di queste ragazze..e io come S.Tommaso, nn ci credevo se nn …emmm..guardavo…


Cavolo, nn te ne innamori ma le tipe sono bellissime, hanno un fisico da copertina! Il meglio del meglio..beh...basta nn allontanarsi dal viale principale, perché ad effetto gradiente peggiorano sempre di più…cmq è ufficiale! Questo posto è il migliore per un addio al celibato!! Eheheeh…( ah, meno male che Ele il mio blog nn lo legge mai... :-)

Non sappiamo diciamo del prezzo, ma per sentito dire un’avventura in vetrina si aggira sui 50 euri…ma nn sai se è vero e nn sai cosa succede dentro fino a quando nn ci entri…E’ inutile dire che da quella sera in avanti la nostra passeggiata digestiva dopo cena aveva come tappa fissa quel quartiere…

Vi descrivo la situazione, due strade con al centro il canale, dove vi passano barchette di ogni genere e stazza con su giovani che cenano o aperitiveggiano navigando per i canali della città. Ai lati delle due strade pedonali vi sono le vetrine con le donnine che sfoggiano le loro curve e ammiccano e ti invitano ad entrare appena incroci il loro sguardo…E chi passeggia per questo quartiere? Oltre a giovani osservatori troviamo coppie, famigliole, gruppi di anziani turisti e scolaresche…davvero..che scasso quando vedi un gruppo di venti persone che aspetta fuori il loro compagno di scuola che dopo essersi avventurato in vetrina esce e riceve un glorioso applauso di vittoria…ahahahaha…Le vetrine sono rigorosamente out of limits per i fotografi, con tanto di cartello di divieto…le donnine infatti se si accorgono di essere immortalate sfoggiano il loro dito medio…abbastanza arrabbiate alcune escono fuori..e così ti capita che alla prima foto due ragazze vestite solo di intimo escono dalla loro vetrina e ci cazziano e controllano se le abbiamo fotografate…ahahaha…grande Dag falle vedere le foto del pomeriggio..eheheheh…

Non vi stupite se qualche pusher di colore vi chiede se volete della “ Coca”, basta nn rispondergli e te lo scolli.

Diciamo che è un posto “caratteristico” da visitare…

Foto made by Dag( nn tutte).

1 commenti:

Massimiliano De Leo said...

e bravo il socio...

vedo che vi siete divertiti...penso sia stato un viaggio a dir poco alternativo....vero?!
Amsterdam è da vedere...
sopratutto le vetrine..vi immagino già lì spersi nel non sapere cosa vedere per primo...VERO DAG?!

voglio poi vedere bene il progetto, ok?!

ci sentiamo in questi gg per un aperitivo...

made..a presto.


max